La yurta nel bosco

Libere attività nel bosco per bambini e adulti: arte, teatro, laboratori, [de]formazione per restare connessi alla natura e a se stessi.

Ciao, andate avanti.

Mar 5th, 2014, di Francesca - Tags: Pedagogia della natura - Commenti

Perdere un Maestro così non deve certo essere facile. Perchè, oltre ad un amico, un mentore ci si rende conto che adesso si è soli e il timone è passato nelle nostre mani. E bisogna ancora di più continuare a fare bene!

Ed erano questi i miei pensieri nei giorni scorsi, pensando alla scomparsa di Mario Lodi e al profondo solco che ha lasciato la sua vita su questa Terra.

E oggi leggo la lettera di Luciana Bertinato, maestra di una classe seconda alla Primaria “I. Nievo” di Soave (Verona). Dal 1995 fa parte della “Casa delle Arti e del Gioco”, fondata da Mario Lodi a Drizzona (Cremona), per promuovere corsi di formazione per insegnanti e laboratori creativi per bambini.

Riprendo direttamente dal sito comune-info.net l'introduzione e la lettera che Luciana ha scritto ai suoi alunni, "la lettera con cui racconta ai bambini che purtroppo non sarà più possibile “andare a trovarlo per giocare, raccontare, suonare, danzare, costruire e fare le capriole in giardino”, ma sarà possibile conoscerlo ancora attraverso “le storie dei suoi bellissimi libri, i quadri dell’Arte del Bambino, i giocattoli della Scienza in altalena”.

di Luciana Bertinato

Care Coccinelle di classe seconda, sono tornata ieri dalla cascina del maestro Mario con il cuore pieno di tristezza. Ero andata a trovarlo con l’auto carica di stoffe colorate e cartoncini, regalati dal papà di Riccardo alla “Casa delle Arti e del Gioco”, per i laboratori dei bambini.
Avevo portato con me anche le ultime pagine del nostro diario collettivo, ma stavolta Mario non le ha lette…il maestro ci ha lasciato avvolto in un sonno leggero. E’ volato via nel cielo azzurro insieme a Cipì e Passerì.
“Che corse matte faranno ora insieme verso Palla di fuoco e sopra il nastro d’argento!”. Purtroppo non potrete più andare a trovarlo per giocare, raccontare, suonare, danzare, costruire e fare le capriole in giardino, come avete fatto a settembre durante il Festival del racconto. Eppure il maestro resterà con noi per sempre attraverso le storie dei suoi bellissimi libri, i quadri dell’Arte del Bambino, i giocattoli della Scienza in altalena, i disegni e i pensieri della nostra classe che leggeva ogni settimana. La sua ultima lettera l’ha scritta per voi: ci ha invitati a leggere con calma e piano perché “la lettura aiuta la fantasia a inventare le storie, immaginare e scrivere”.
Anche il suo ultimo libro, “I racconti dei bambini”, racchiude i vostri disegni colorati e le storie dei compagni più grandi. Mario era felice di leggere i pensieri, osservare con attenzione i disegni, ascoltare il racconto delle nostre esperienze. Curioso, proprio come lo siete voi, mi rivolgeva sempre molte domande. Voleva sapere tutto: come procedeva la scrittura, quali libri c’erano nella biblioteca di classe, come si lavorava in gruppo, quali erano le regole e gli incarichi scelti, se avevate imparato ad ascoltare e a usare parole gentili nella conversazione, se ci si aiutava nelle difficoltà.
“Ciao, andate avanti”, ha detto a noi maestri. Noi continueremo a lavorare insieme come faceva Cipì, per “imparare a essere laboriosi e mantenerci onesti, ad essere buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà”. Ci vediamo mercoledì a scuola.
Vi abbraccio, ciao.

Grazie!

Francesca
Francesca

Si occupa del coordinamento, dell'approfondimento pedagogico, della comunicazione e dell'organizzazione delle attività de La yurta nel bosco.

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